Erogazione Liberale
Le Erogazioni Liberali sono donazioni spontanee di somme di denaro o beni, effettuate a favore di ONLUS, ONG, ASD, APS, Enti cultuali, Istituti religiosi, ospedali: ognuna di queste categorie prevede delle modalità diverse di deducibilità per il donatore.
Il "decreto sulla competitività" (DL n°35 del 2005) prevede che le persone fisiche e gli enti soggetti all'IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) possano dedurre dal reddito complessivo, al momento della dichiarazione dei redditi, le liberalità in denaro o natura emanate a favore delle ONLUS, per un limite del 10% del reddito e non per più di 70.000 euro all'anno.
Per potere essere effettivamente deducibili le erogazioni liberali in denaro devono essere obbligatoriamente effettuate tramite banca, ufficio postale, carte di debito, di credito o prepagate, assegni bancari e circolari, mentre, se le erogazioni liberali sono in natura devono essere considerate in base al loro prezzo di mercato: chi dona è così tenuto a presentare una documentazioni che attesti il valore dei beni (con listini, tariffarie, perizie) ed inoltre deve farsi rilasciare dal beneficiario della donazione una ricevuta con la descrizione dei beni e l’indicazione del valore.
Un'alternativa a questa forma di deducibilità è rappresentata da quella prevista per le persone fisiche che effettuano erogazioni liberali in denaro, queste infatti possono usufruire della detrazione dell'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) nella misura del 19% da calcolare su un importo massimo di 2.065,83 euro.
Le imprese (imprenditori individuali, società di persone, società di capitali, enti commerciali, etc), invece, a fronte di erogazioni liberali in denaro a favore delle organizzazioni suddette, possono dedurre dal reddito di impresa un importo non superiore a 2.065,83 euro o al 2% del reddito di impresa dichiarato.
È importante ricordare che le organizzazioni che ricevono donazioni in natura o in denaro hanno l'obbligo di tenerne le scritture contabili, complete e analitiche ed inoltre, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, dovranno redigere un apposito documento rappresentativo della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’organizzazione / associazione (stato patrimoniale e rendiconto gestionale).